In una situazione di emergenza globale, causata da una pandemia che via via ha colpito le nazioni di tutto il mondo, è inevitabile pensare quale possa essere il ruolo delle Onoranze funebri covid19 Milano, nella gestione dei decessi che stanno colpendo in misura sempre più importante tutti gli stati, primo fra tutti proprio l’Italia.
COVID-19 è una malattia infettiva respiratoria causata dal virus denominato SARS-CoV-2 appartenente alla famiglia dei coronavirus. Il virus colpisce principalmente il tratto respiratorio inferiore e provoca una serie di sintomi descritti come simil-influenzali, tra cui febbre, tosse, respiro corto, dolore ai muscoli, stanchezza; nei casi più gravi può verificarsi una polmonite, una sindrome da stress respiratorio acuto, fino ad arrivare al decesso del paziente. Ad oggi, non esiste ancora un vaccino o un trattamento specifico per questa malattia. Attualmente il trattamento principale consiste nell’isolare il paziente e nel gestire i sintomi clinici.
Una persona infetta può presentare sintomi dopo un periodo di incubazione che può variare tra 2 e 14 giorni circa, durante i quali può comunque essere contagiosa. Per limitarne la trasmissione devono essere prese precauzioni, come adottare un’accurata igiene personale, lavarsi frequentemente le mani e indossare mascherine. Coloro che ritengono di essere infetti devono rimanere in quarantena, indossare una mascherina chirurgica e chiamare immediatamente un medico al fine di ricevere appropriate indicazioni.
In questa situazione, anche le Onoranze funebri covid19 Milano, sono chiamate a svolgere un difficile compito, nel rispetto delle più recenti normativa sancite in merito.
In ambito funebre, cimiteriale e di cremazione, è da prendere come punto di riferimento la circolare diramata dal Ministero della Salute in data 1 aprile 2020. Essa individua le procedure da adottare, valide per l’intero territorio nazionale, e da applicare con gradualità, in funzione del livello di mortalità delle singole province interessate e delle dotazioni di strutture cimiteriali e di cremazione presenti.
Le indicazioni e le cautele stabilite dalla Circolare vanno applicate fino a un mese dopo il termine della fase emergenziale, come stabilita dai provvedimenti del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Partendo dalla premessa che, anche per il Ministero della Salute, con il decesso si riduce nettamente il pericolo di contagio e che il defunto non è fonte di dispersione del virus nell’ambiente, il Ministero della Salute ritiene tuttavia utile osservare le seguenti precauzioni:
- La manipolazione del defunto antecedente la chiusura nel feretro dovrà avvenire adottando tutte le misure di sicurezza atte ad evitare il contagio tramite droplets, aerosol o contatto con superfici nonché fluidi e materiali biologici infetti.
- Il personale adibito alla manipolazione del cadavere adotterà, nel rispetto delle disposizioni normative, delle ordinanze e dei protocolli operativi emanati dalle Autorità sanitarie, dispositivi di protezione individuale appropriati, secondo le indicazioni formulate da parte dei competenti servizi di sicurezza e protezione dei lavoratori, nonché dal medico competente di cui al D.Lgs.9 aprile 2008, n. 81 e successive modifiche ed integrazioni, tenendo conto delle indicazioni fornite per gli operatori sanitari – per procedure con analogo livello di rischio – con circolari del Ministero della salute, da ultimo in data 22/2/2020, 17/3/2020 e 29/3/2020. Per questa attività, pertanto, si raccomanda agli operatori addetti, oltre al rispetto di tutte le misure igieniche previste per la popolazione generale, l’utilizzo di adeguati Dispositivi di Protezione Individuale: mascherina chirurgica, occhiali protettivi (oppure mascherina con visiera), camice monouso idrorepellente, guanti spessi e scarpe da lavoro chiuse. Oltre ad essere garantita un’adeguata aerazione dei locali, al termine delle attività, dovrà essere eseguita un’accurata pulizia con disinfezione delle superfici e degli ambienti adibiti alle attività (cfr. punto 4 delle Linee guida).
- Prima dell’arrivo del personale incaricato del trasporto funebre, il personale sanitario deve provvedere all’isolamento del defunto all’interno di un sacco impermeabile sigillato e disinfettato esternamente per ridurre al minimo le occasioni di contagio durante le operazioni di incassamento. In caso di decesso al di fuori delle strutture sanitarie, il personale incaricato del trasporto funebre, laddove il defunto non sia già isolato all’interno di sacco impermeabile sigillato, disinfettato, provvede all’incassamento riducendo al minimo le occasioni di contatto, avvolgendo il defunto in un lenzuolo imbevuto di disinfettante.
- Sono vietati il cosiddetto trasporto ‘a cassa aperta’, la vestizione del defunto, la sua tanatocosmesi, come qualsiasi trattamento di imbalsamazione o conservativo comunque denominato, o altri quali lavaggio, taglio di unghie, capelli, barba e di tamponamento.
- Dopo l’incassamento il feretro, confezionato diversamente in funzione della destinazione, è chiuso e sottoposto a disinfezione esterna sia superiormente, sia lateralmente che inferiormente.
- Il feretro e il suo confezionamento dovranno avere le caratteristiche stabilite dall’Allegato 1 alla suddetta Circolare.
- Secondo quanto previsto da DL 19, non sono consentite cerimonie funebri.
- I luoghi consentiti di destinazione intermedia dei feretri, in caso di difficoltà ricettive di cimiteri e crematori della zona, sono case funerarie o strutture per il commiato, chiese o strutture speciali di sosta a ciò destinate.
- I luoghi di destinazione finale dei feretri sono il cimitero in cui ha diritto di essere sepolto il defunto o un crematorio disponibile per la cremazione.
Onde evitare sovraffollamento anche dei soli addetti, stante il divieto di svolgimento di riti funebri, bisognerebbe prevedere che l’arrivo di trasporti funebri sia in cimitero che al crematorio debba essere sfalsato come orari da parte dei rispettivi gestori, con l’obiettivo di minimizzare l’assembramento di persone, derivante da diverse sepolture o cremazioni.
Data la particolarità della situazione attuale in caso di decesso, è importante potersi affidare ad un’impresa di Onoranze funebri covid19 Milano, in grado di rispettare tutte le regole e le restrizioni imposte. Azienda in grado di garantire tutto ciò è l’impresa di Onoranze Funebri San Raffaele.
L’agenzia “ONORANZE FUNEBRI SAN RAFFAELE” di Alessandro Marchese si trova a Vimodrone in provincia di Milano, nelle adiacenze dell’ ospedale San Raffaele. E’ disponibile ad effettuare servizi 24h su 24, proponendo sempre soluzioni complete.
Il personale di cui l’azienda si avvale, da sempre sensibile alle esigenze dei clienti, è al fianco di chi ha subito una grave perdita, pronto ad onorare al meglio la memoria dei defunti. Si garantisce un servizio serio, onesto e accurato, sempre nel massimo rispetto dei familiari del defunto, cercando di sbrigare problematiche burocratiche nel più breve tempo possibile.
Per maggiori informazioni, è possibile contattare l’impresa di Onoranze funebri covid19 Milano San Raffaele al numero 3385096250
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